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COTICA.
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COTICA.
Definiz: Sost. femm. La pelle degli animali bruti, Cotenna.
Dal lat. barbarocutica. –
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 340: Il corpo della torpedine è ricoperto da una liscia ed assai molle cotica, ed è bianca di sotto, e di sopra rossiccia di colore, e quasi come di vino.
Definiz: § I. E per La pelle del corpo dell'uomo; ma oggi non si userebbe che in ischerzo. –
Esempio: Urban. 46: Dalla cotica i suoi biondi capelli, da doglia costretta, laniando.
Esempio: Monet. Poes. 85: O contadini di bestial natura, O rustica progenie maledetta, Che la cotica avete così dura, Che non la passerebbe una saetta.
Esempio: Fag. Rim. 5, 72: Ch'a intenerirgli la 'ndurita cotica, Fidenzio invano adopreria la scutica.
Esempio: Saccent. Rim. 1, 239: Lesta a raccorre, a seminare stitica, Ha la coscienza con tanta di cotica: Eccovi dimostrata la Politica (qui in locuz. figur.).
Definiz: § II. Per similit., detto degli alberi, si usò per La prima scorza di essi. –
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 56: Mandano fuori gli arbori le loro messe bianche, tutte pingui d'umore rompono la corteccia, e s'apre lor la cotica con crescer di nodi.
Esempio: E Soder. Tratt. Arb. 177: All'ulivo nasce il verme aranno e calpe, e sotto la cotica toglie il frutto.
Definiz: § III. E pur per similit., detto della terra, per Lo strato più superficiale di essa. –
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 80: Il sambuco non ha molte radici nè grandi, e nella cotica della terra sguazza il ginepro.
Definiz: § IV. E trovasi anche per Piota. –
Esempio: Davil. Guerr. civ. 4, 204: Già s'era perfezionata la galleria (così la nominavano), ch'era un edificio a similitudine d'un ponte posticcio e coperto di tavole, sopra le quali si distendevano cotiche e zolle di terreno.